Caratteri mobili. Le lettere degli scrittori a Lorenzo Mondo
Caratteri mobili. Le lettere degli scrittori a Lorenzo Mondo
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Un viaggio nel tempo e nella letteratura italiana del Novecento, un dietro le quinte di un mondo che si concedeva lo spazio dell’attesa di una lettera di carta.
Amico o conoscente, corrispondente occasionale o di lunga data, Lorenzo Mondo, uno dei più grandi critici del secondo Novecento, è stato negli anni destinatario privilegiato di molti autori in lettere che disvelano i pensieri, i rapporti interni, le idee, a volte persino le preoccupazioni e i malumori più segreti dei protagonisti della cultura italiana dell’epoca. Tutti infatti – fra narratori, poeti e accademici – nutrivano stima professionale e fiducia umana verso il discreto ma autorevole critico della “Stampa”, e tutti gli scrivevano: chi, come Eugenio Montale, Mario Luzi e Umberto Eco, indirizzava missive d’occasione per la recensione di una loro opera, ringraziando per l’analisi lucida e brillante, seppure non sempre priva di riserve; chi, come Natalia Ginzburg, Alberto Bevilacqua e Anna Maria Ortese, si confidava col critico torinese su questioni spinose, più o meno private, e sempre legate al mondo editoriale dell’epoca; o ancora chi, come Mario Rigoni Stern, Leonardo Sciascia e Guido Ceronetti, spediva bigliettini d’auguri, cartoline ironiche, messaggi affettuosi. Riecheggiano così, grazie a queste lettere – diverse per forma e contenuto e datate dal 1963 al 2011 – le voci dei più di settanta fra scrittori e intellettuali in dialogo con Mondo, ospiti d’eccezione di
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Autore: Lorenzo Mondo
Edizione: Rizzoli 2024
pp. 336